GUARIRE CON LA MEDITAZIONE

SECOLI DI DIBATTITI E PROVE SCIENTIFICHE (Scientifico: che impiega i mezzi tecnici delle varie scienze, o comunque un metodo fondato su principi teorici)

Buon Lunedì, vorrei iniziare la settimana con l’augurarvi serenità in primis, questo che cerco di affrontare oggi è un altro argomento spinoso.

Vi confesso che, mi rendo conto di quanto siano delicate certe argomentazioni e quanto spesso vengano fraintese.

Come scrivevo qualche giorno fa, nessuno detiene la verità assoluta ed infatti, amo scrivere di ciò perché ho trovato una community che, a sua volta, trova piacere nel commentare e scrivere la sua.

Viviamo in un periodo storico molto particolare per svariati aspetti, sento personalmente il desiderio di comunità, una comunità “virtuale” certo perché essendo distanti non possiamo trovarci così facilmente davanti ad un caffè a parlare ma pur sempre fatta di persone che ridono, piangono, ragionano, si arrabbiano, son felici, vivono il quotidiano ed hanno paure e speranze, hanno il famoso “qui ed ora” un vissuto ed un “vivente” se posso scriverlo così, Unico!

Quindi, rifacendomi ad alcuni testi trovati qua e la, alcuni letti altri no, entro bussando e chiedendo il permesso, in una sfera ancor più delicata del solito.

L’auto-guarigione sempre usando il pensiero “critico” o quantomeno sempre cercando di ragionarci assieme

Premetto che parlo sulla base anche di esperienze dirette.

Uno dei libri che lessi perché mi venne regalato fu “come puoi guarire la tua vita di Luise Hay”

Qui sopra, come potete vedere, ci sono due libri diversi tra loro, perché scritti con due tipi di approccio, che ora vedremo assieme (riporto pari pari la presentazione degli scritti dal sito libreriauniversitaria.it)

Il primo parla di una pratica antichissima, la meditazione e del suo forte impatto sulla mente e sul corpo. Il libro, nato da un incontro tra grandi maestri di meditazione e grandi scienziati, spiega perché una consuetudine tanto semplice e antica possa dare frutti così straordinari come l’appagamento, il benessere, la resilienza, una migliore attenzione, una maggiore empatia e compassione. Ricercatori scientifici di fama mondiale, professionisti della salute e maestri di meditazione che sono stati fra i pionieri nell’insegnare il buddhismo tibetano in Occidente hanno raccolto prospettive affascinanti e recentissime sulla mente e sulle emozioni, condividendo con noi nuovi studi e testimonianze di prima mano circa l’applicazione della meditazione nella cura di disagi sociali e problemi di salute.

Il secondo è un libro sul cambiamento. Se vuoi un cambiamento nella tua vita, sei tu a doverlo compiere. Quando cambi, allora anche le persone che appartengono al tuo mondo cambiano in rapporto a te. Sei disposto a farlo? Se la risposta è sì, allora creeremo insieme la vita che dici di volere. Tutto quello che devi fare è cambiare qualche pensiero ed eliminare qualche convinzione. Semplice, no? Tuttavia, non è sempre facile farlo. Analizzeremo alcune delle credenze che potresti avere in diverse aree della tua vita. Se hai delle convinzioni positive, ti incoraggio a mantenerle e a espanderle. Se invece rintracceremo delle credenze negative, ti aiuterò a lasciarle andare. La mia vita è un ottimo esempio di quel che può succedere quando si cambia modo di pensare. Sono passata dall’essere una bambina maltrattata e abusata cresciuta in povertà, con pochissima autostima e tantissimi problemi, all’essere una donna di una certa notorietà che è in grado di aiutare gli altri. Non vivo più nel dolore e nella sofferenza. Ho creato una vita meravigliosa. E anche tu puoi fare lo stesso.”

Fondamentalmente ci troviamo dinnanzi alla domanda del secolo…se possiamo ammalarci abbassando le difese immunitarie e vibrando in modo errato, in relazione a stati mentali debilitanti, e lo dicono spesso anche i medici di base, perché non insegnano ad auto-curarsi?

Qui poi si spalanca la porta sul mondo della psicosomatica. Qualcuno di voi la conosce? domanda retorica per “ilpensierononlineare“.

Cosa dà realmente la meditazione, perché dovrei “perdere tempo” a rilassarmi se posso fare altro? C’è chi mi ha chiesto questo quando giravo per convegni

Questo TEMPO questa sensazione di non averne, già qui bisognerebbe soffermarsi e poi forse chiedersi “ma perché credo che sia una cosa a cui devo sentirmi obbligato?”

Nessuno dice ” se non mediti morrai” o nessuno dice “senza la meditazione non vivi” quello che si cerca di passare è “conosciti” stai con te stesso, sii in equilibrio con te, amati veramente ascoltati, perché non ascoltiamo gli altri ma pretendiamo di essere ascoltati. Se io non conosco una cosa, come dicevo ieri mi sembra, ho due scelte o conoscerla o scappare. Se io non so chi sono come faccio a pretendere di sapere come sono gli altri e perché sento la necessità di doverlo per forza sapere?

Un medico allergologo ed immunologo, la Dottoressa Ginevra Menghi di Roma, si sofferma sulla capacità di auto-guarigione conosciuta sin dai tempi antichi.

Ippocrate di Kos, padre della medicina, la chiamava Medicatrix Naturae, la forza guaritrice naturale, un pò il concetto di Veriditas di Ildegarda, ripreso poi da medici omeopati moderni di spessore.

Il Dottor Hahnemann ad esempio, ha sviluppato una ricerca basata sulla capacità sinergica di certe sostanze naturali di interagire a sostegno delle energie di auto guarigione del corpo. Provando poi scientificamente, l’importanza fondamentale del sistema immunitario nei meccanismi di auto-guarigione.

Prende nome di Omeostasi equilibrio corpo e mente che mantiene lo stato di salute corretto

C’è un rischio nel conoscersi bene? si, no boh, le persone attorno a te cambieranno ma cambierai anche tu, forse in modo radicale, attrarrai situazioni diverse, dovrai dire addio forse ad alcune cose ma, se il tuo essere attuale potrà averne timore, non puoi sapere cosa proverà il tuo nuovo essere cosciente. Pensare ora a ciò che sarà, preclude determinate situazioni per un’ipotetica paura di…e ci si blocca!

Dobbiamo stare attenti a ciò che desideriamo, a ciò che diciamo a ciò che pensiamo…per questo ritengo che la meditazione sia importante, la ponderazione, il conoscersi realmente, anche andando contro ciò che per noi è normalità (altra porta che si apre a dibattiti volendo) allo stereotipo od ai canoni standard della vita.

Ne vale la pena capire come esistere in se stessi e non esistere nei pensieri? con questo non voglio dire che le aspirazioni siano da buttare anzi, ma quelle son mete che muovono il presente in determinate direzioni.

E’ già un bel percorso entrare nel proprio intimo figuriamoci parlare dei limiti che ci poniamo da soli.

Il corpo sa auto curarsi, è facile? chi lo sa, ognuno deve provare se stesso non credo esista uno standard come non credo esista un metodo solo per meditare.

Che ne pensate? lasciate un commento qui sotto se vi va e Grazie come sempre.

17 pensieri riguardo “GUARIRE CON LA MEDITAZIONE

      1. io faccio il mio esempio, l’ho raccontato anche sul blog. La malattia dei miei genitori prima mia madre e poi mio padre, il fermarmi per tre anni e prendermi cura di loro, la demenza di mio padre devastante.
        Mi sono ammalato anch’io.

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  1. E’ un aspetto senz’altro interessante e che in futuro mi piacerebbe approfondire; di certo è un concetto prematuro da affrontare, anche se, ne sono sicuro, chi sa gestire bene la propria parte energertica, può fare molto bene anche a se stesso! 🙂

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      1. Eh, dai… non ti preoccupare: è un mondo difficile e a volte servirebbe un assistente per tutte le cose che ci sono da fare! 😉

        Piace a 1 persona

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