GUERRIERO DELLA LUCE

IN PUNTA DI PIEDI SENZA ILLUSIONI O FRAINTENDIMENTI

Buon Sabato a tutti! Non so quanti di Voi, abbiano letto o sappiano da altre fonti, che cosa si intenda con il termine “guerriero di luce”, in realtà mi ci sono soffermata spesso a parlarne con persone vicine che avevano visioni diametralmente opposte sull’argomento.

Vorrei comunque aprire un nuovo scambio di opinioni a riguardo, immaginiamo di essere in un giardino e di aprirlo, dato le buone energie della natura che lo circonda, ad un pensiero filosofico che parte magari da un’analisi soggettiva. Siamo tutti diversi gli uni dagli altri, ognuno con un proprio pensiero (ci si augura), magari sarebbe un ottimo esercizio di allenamento per recuperare il proprio senso di unicità nel Mondo.

Innanzitutto voglio ringraziare Giusy e Gennaro del blog “ilpensierononlineare” di aver dedicato del tempo a rispondermi in relazione al post precedente sul “Qui ed Ora” che vi invito a leggere ed approfondire nel loro blog.

Vi suggerisco di seguirli, se posso permettermi un suggerimento perché offrono un diverso punto di vista sul pensiero umano.

Nel suo libro Paulo Coelho “Il Manuale del Guerriero di Luce” scrive anche questo:

“Il guerriero della Luce medita. Si siede in un angolo tranquillo della sua tenda e si abbandona alla Luce Divina. Nel farlo cerca di non pensare a niente.Si distacca dalla ricerca del piacere, dalle sfide e dalle rivelazioni, e lascia che i doni e i poteri si manifestano. Mentre medita il guerriero non è se stesso, ma una particella dell’Anima del Mondo.”

Non conoscere crea paura e nella vita c’è sempre una scelta o imparare o ignorare.

Detto questo, Coehlo, parlava di meditazione, l’essere di luce potremmo chiamarlo essere energetico perché abbiamo capito essere noi stessi energia. La materia è energia e siamo fatti di quello. Al di là dei viaggi astrali o dei remote viewing, cerchiamo di ragionare su che vantaggio l’uomo avrebbe nel vivere quotidiano capendo cosa significhi realmente ciò che desideriamo, perché lo vogliamo e credo cosa importante cosa fermi molti dal farlo.

Pensiamo al perché Paulo Coehlo abbia unito la parola GUERRIERO alla parola LUCE. Un’autore non usa mai le parole a caso perché le parole hanno un peso scientificamente provato. Ha un peso, non è mai leggera, non è da sottovalutare e non è un arredo.

Personalmente non penso vi sia nessuna sciabola da sfoderare ma che sia una metafora potente per destare una reminiscenza legata al vivere, che è una sorta di battaglia odierna tra conscio e inconscio.

Pratico la meditazione da quando son piccola in realtà per me era cosa normale, poi mi son persa pure io nel dedalo della vita ordinaria, se posso chiamarla così, fintanto un giorno, sul mio cammino, è sbucata una donna straordinaria che mi disse una cosa, era ed è colei che evidentemente il mio inconscio aveva attirato a sé scalpitando per essere ascoltato e sono tornata a capire me stessa in questo viaggio che non finirà mai forse nemmeno quando tornerò ad essere energia in qualche modo diverso dall’attuale, perché anche a vederla solamente da un lato oggettivo, una volta morto il corpo diventiamo terra e la terra è materia quindi un’energia in continua evoluzione o polvere che comunque viene sparsa sulla terra o si fonde con il fuoco e via così potremmo starci per ore.

A volte il Guerriero della Luce ha l’impressione di vivere due vite nello stesso tempo.
C’è un ponte che collega quello che faccio
con ciò che mi piacerebbe fare’, pensa.
A poco a poco, i suoi sogni cominciano a impadronirsi della vita di tutti i giorni,
finché egli avverte di essere pronto per ciò che ha sempre desiderato.
Allora basta un pizzico di audacia, e le due vite si trasformano in una.”
P. Coelho

C’è parecchio su cui ponderare,

…lascio un sospeso…ponderiamoci su e parliamone sui commenti se lo desiderate.

Grazie ad ognuno di Voi di ogni singolo attimo che dedicate a leggermi, attimi che nessuno vi potrà restituire quindi attimi preziosi del vostro esistere che dedicate a quanto scrivo per cui GRAZIE

24 pensieri riguardo “GUERRIERO DELLA LUCE

  1. Il libro di Paulo Coelho ce l’ho e l’ho letto almeno due volte, ma a parte una breve illuminazione (battutona, eh!) momentanea, forse mi ha lasciato qualcosa dentro, sperando di non aver preso lucciole per lanterne (oggi l’umorismo la fa da padrone, a quanto pare).
    Beh, magari proverò ad abbinare la meditazione (che mi è rimasta un po’ in stand-by per impegni vari… e scarsa concentrazione) con la lettura di qualche pagina.

    Grazie della dritta! 😉

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    1. Ciao Ale! Sempre un piacere incontrarti! L’umorismo è una parte che adoro moltissimo anche il non prendersi troppo sul serio a volte aiuta molto! Appena troverai la scintilla per ripartire o sfrega le candele con la carta smeriglia in caso…fammi sapere come va 😉

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  2. Eh ma qui c’è d aprire giardini senza inizio e senza fine, per parlare in maniera circolare! (una meraviglia, tra l’altro). Sai che.. (so di uscire dal mood riflessivo rilassante) ma molti, molti anni fa.. questo libro fu “bandito” da un comune della mia zona perché diverse ragazze che lo avevano letto, si erano poi suicidate. Ovviamente la correlazione può essere del tutto dovuta al caso, ma capitò che in quel periodo ci fosse il boom della lettura del libro e un aumento di queste condotte.
    Per il resto.. mi immaginavo persa nella natura, in un fascio di luce con una tisana in mano.. a conversare.. torno nel mio trip! 😀 :-p

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