STOP! ARRIVA LA SQUADRA ANTI DOLORE

CONOSCIAMO LE PIANTE OFFICINALI ANTIDOLORIFICHE.

Buon Venerdì, nel secondo articolo di oggi incontriamo le piante antidolorifiche o lenitive, scopriamo innanzitutto cosa significano queste due parole

Lenitivo: Quanto è dotato della capacità di mitigare o allontanare temporaneamente il dolore fisico; estens., rimedio blando.

Antidolorifico: Sostanza o farmaco capace di attutire o eliminare il dolore: tali gli anestetici e gli antalgici.

Ora, le medicine più consumate a livello mondiale e che, al mercato farmacologico, rendono miliardi di dollari all’anno sono proprio gli analgesici, antidolorifici, lenitivi ed antalgici, quei farmaci da banco che conosciamo tutti, aspirina, oki task, aulin, buscopan o buscofen, moment act, voltaren e chi più ne ha più ne metta.

In alcune Regioni però, sta accadendo qualcosa, da circa 5 anni, in Trentino Alto Adige, Liguria, Piemonte e Val d’Aosta, le persone preferiscono le parafarmacie! Mi commuovo quando sento certi dati. Alleluja vedo un barlume. Ironia a parte ovviamente la natura dona già le piante adatte per curare questi disturbi, vediamole da vicino.

PianteLenitive

ARNICA: ottima per curare contusioni e distorsioni, ma potete assumerla anche per combattere le emicranie.

Come usarla? Vi sono preparati in crema da spalmare sulle parti interessate, potete farne degli impacchi preparando un decotto lasciato raffreddare e poi imbevendoci una stoffa pulita da poggiare sulla parte dolorante oppure assumere sotto forma di infuso. 1 lt di acqua 100gr di arnica essiccata sia per decotto (in questo caso mettete acqua sul fuoco già con la pianta, portare ad ebollizione lasciate sobbollire per 10 minuti e poi spegnete e raffreddate) per l’infuso ormai il procedimento lo conoscete 1 cucchiaino di arnica essiccata per 1 tazza di acqua, versate l’acqua calda lasciate in infusione per 15 minuti filtrate e bevete.

BETULLA: riduce edemi di origine renale, diuretica, drenante, ottima anche come protettivo del sistema cardiovascolare. Assumendo internamente la betulla, tramite infuso, andrete a stimolare appunto l’apparato urinario in modo da ridurre notevolmente gli edemi renali (stasi di acqua nei tessuti), aiuta a diminuire il tasso di albumina nelle urine così da eliminare l’acido urico. Aumenterete la fluidità della bile e diminuirete il colesterolo nel sangue.

Decotti o tinture per uso esterno sono da usare in caso di fastidi dovuti a cute secca che crea pruriti per disinfettare la parte arrossata, curarne le escoriazioni da sfregamento e lenirne il prurito.

Eucalipto: essendo un espettorante, balsamico e fluidificante, lenisce i dolori dovuti dalla presenza del catarro nelle vie respiratorie e quelli dovuti al continuo tossire.

Come assumerla? Suffumigi, vecchi cari metodi della nonna, con le foglie fresche o con l’olio essenziale di eucalipto puro al 100% mi raccomando. Per chi non lo sapesse i suffumigi sono, bagni di vapore che, in questo caso consistono nel, prende una pentola capiente, riempirla d’acqua e portarla ad ebollizione, toglierla dal fuoco posarla con un sotto pentola, sul tavolo, inserirci 7-8 gocce di olio essenziale di eucalipto o una ventina di foglie (stropicciatele prima così dalla foglia rotta fuoriesca il liquido balsamico) un cucchiaino di bicarbonato di sodio e qualche secondo dopo averlo fatto posizionarsi con il viso, testa coperta da un asciugamano (vedi foto) ed iniziare ad inspirare ed espirare o con naso o con bocca.

oppure potete farne un decotto ed assumerlo già alla mattina per aiutare le vie respiratorie ad alleggerirsi dal catarro durante la giornata.

Malva: questa pianta è lenitiva, idratante ed emolliente sulle mucose, alleata speciale in caso di problemi alla pelle. Ottima per reidratare l’organismo. Ricca di mucillagini che vanno a creare una pellicola protettiva nello stomaco.

Uso interno: l’infuso di malva è uno dei modi più veloci per assorbirne le proprietà benefiche, da bere 1-2 volte al giorno, prima della colazione e prima della cena. Uso esterno: lo stesso infuso di foglie e fiori può essere utilizzato per fare gargarismi, risciacqui del cavo orale e lavande vaginali esterne per alleviare le irritazioni delle mucose.

Tarassaco: con la sua azione depurativa e drenante, si rivela anche lui, conosciuto come “dente di leone”, per lenire problemi di edemi renali o reumatismi, gotta e calcoli della cistifellea.

Uso esterno: a parte un decotto di tarassaco per impacchi, potete cucinarlo lentamente in una pentola fino a riduzione del 50% di volume, lo frullate, lasciate intiepidire, prendete un canovaccio lo mettete dentro e lo chiudete, (occhio perché macchia leggermente di verde) e lo posizionate sulla parte dolorante per 30 minuti. Rimedio da fare almeno 2-3 volte al giorno fino a sentirne beneficio. Uso interno, infuso a profusione.

Valeriana: lenitivo, sedativo, rilassante, da usare in caso di cefalee dovuta da stati nervosi o causati da insonnia. Si dimostra ottima anche in caso di convulsioni, forti stati di ansia che causano dolori cervicali e addominali.

Uso interno: esistono compresse o capsule 100% naturali, possiamo farci degli infusi da bere in caso di necessità o 30 minuti prima di coricarvi così da agevolare il sonno ed usarla in via preventiva. Ad uso esterno invece, la si trova come unguento o crema, utile contro manifestazioni cutanee dovute al disequilibrio del sistema nervoso o ulcere e piaghe.

PianteAntidolorifiche

Alcune di queste le abbiamo viste poco fa perché vantano, nei loro principi attivi, sia quelli lenitivi che antidolorifici. Per cui, malva e valeriana, non andrò a ripeterle. Scopriamo le altre

Chiodi di Garofano: antisettico, antibatterico e spasmolitico, aiuta ad eliminare i crampi dovuti ai dolori da ciclo, dai gas intestinali e da stipsi. Alleata importante nell’igiene del cavo orale

modi d’uso: si può assumere tramite olio essenziale od infuso, si può berlo od usarlo esternamente usando 2 gocce attorno la zona dell’ombelico e massaggiando fino a completo assorbimento, 2-3 volte al giorno. Il decotto può essere bevuto 1-2 volte al dì. Per mantenere gola sana, farne gargarismi con decotto o assumerne 2 gocce di olio essenziale con 3 di olio vettore contro dolori da mal di denti.

Capsella o comunemente conosciuta come “borsa del prete”: utilizzata nella medicina popolare come emostatico, vasocostrittore e antiemorragico. Esibisce inoltre proprietà toniche uterine, ipotensive e antiemorroidarie. La capsella è indicata nel trattamento di perdite ematiche uterine, varici ed emorroidi. Non a caso, nella tradizione popolare, la borsa del pastore veniva utilizzata dopo il parto e nelle mestruazioni troppo abbondanti.

Uso esterno: per sanguinamento delle narici, si consiglia di preparare un infuso per uso esterno immergendo 3-5 gr di prodotto essiccato in 150 ml di acqua bollente. In seguito, si prepara un tamponcino di cotone che dovrà essere imbevuto nel prodotto e poi inserito nella narice interessata dal sanguinamento. Per il trattamento delle emorroidi,  preparare un decotto con 20 grammi di capsella in 200 ml. di acqua. Far bollire per dieci minuti, filtrare, inumidire una garza sterile e fare impacchi sulla ferita.

Artemisia Vulgaris: da non confondere con l’artemisia absenthium che ha caratteristiche diverse. Tra le varie virtù di questa pianta, c’è quella antispastica o antispasmodica, per cui utile nel risolvere velocemente dolori a stomaco, intestino oppure dolori articolari dovuto da stati influenzali

Gli estratti di artemisa sono disponibili all’interno di diversi integratori alimentari e preparazioni omeopatiche da assumersi per via orale. Tuttavia, si ricorda che – anche se di origine naturale e liberamente acquistabili – simili prodotti sono potenzialmente in grado di causare effetti indesiderati e presentare controindicazioni; pertanto, il consiglio del medico è sempre opportuno. Di questa pianta, l’efficacia non è stata appurata da studi medici, fa parte delle piante legate alla medicina tradizionale. Io in prima persona l’ho potuta provare e devo essere sincera, funziona in modo incredibile, avevo 40 di febbre e dolori ovunque, dopo 1 ora dall’assunzione del decotto (sapore molto molto molto amaro) ero in piedi e non ho più avuto ricadute, solo bisogna integrare subito vitamine, io l’ ho fatto con la curcuma. L’uso è tramite decotto.

Luppolo: sono attribuite a questa pianta, proprietà sedative che vengono sfruttate in fitoterapia per contrastare gli stati d’ansia, l’irrequietezza, l’eccitazione nervosa e l’insonnia e gli stati dolorosi da loro dipesi, proprietà stomachine e digestive.

Uso interno: il luppolo entra nella composizione di alcune miscele per tisana previste dallo stesso Formulario Galenico Nazionale: la tisana alla melissa e la tisana alla valeriana.

Controindicazioni: alcune di queste piante come luppolo a artemisia possono scatenare reazioni allergiche importanti, per cui fate molta attenzione.

Abbia conosciuto le erbe adatte per combattere i dolori, la maggior parte di queste le abbiamo in casa, per cui sempre sotto mano in caso di necessità.

Grazie a tutti!

11 pensieri riguardo “STOP! ARRIVA LA SQUADRA ANTI DOLORE

    1. Ciao! La corteccia del salice è principalmente febbrifugo ed aiuta a riprendersi dai dolori alle ossa dovuti a stati febbrili importanti, quindi ha un’azione analgesica, il ciliegio si può usare con nocini caldi per la sindrome mestruale poggiati sulla pancia, olio di Santa Lucia anche per i reumatismi, c’è ne sono moltissime anche “bella donna” è una pianta antidolorifica, non le inserisco tutte e tendo a non fare articoli troppo lunghi che annoierebbero anche per puntare su quelle erbe che solitamente a casa abbiamo così da non dover diventare dei botanici od erboristi per procurarsele 😅😅😅😅

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      1. Ah, ok. Ricordavo che mangiare ciliegie potesse essere un aiuto in caso di emicrania… ma forse è un ricordo sbiadito e/o sovrapposto ad altro. 😉

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      2. Lo alleviano più che altro, son piene di sali minerali e calcio, e come altri frutti rossi nascondono un potere antinfiammatorio, dipende dal tipo di cefalea perché anche qui ci sarebbe da aprire un mondo! Emicrania da stress si tratta in un modo, di tipo tensivo, emicrania di seno o a grappolo e si trattano in altri modi, un bel panorama anche questo insomma! 😎 grazie 🙏 del commento ☺️☺️☺️

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      3. Grazie 🙏, in realtà per ogni argomento che pubblico ci sarebbe il mondo di cui parlare, a volte mi tengo perché cerco di renderli più piacevoli possibili. Preparati che domani c’è lo spazio dedicato ai miti e le leggende! 😉

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  1. In famiglia usiamo molto l’arnica quando occorre…troviamo sia un ottimo rimedio per dolori dovuti a strappi e contusioni contusioni. Io poi adoro la malva, in media bevo una tisana al giorno, mi aiuta per l’intestino, a rilassarmi…è una sana eredità della mia nonna .

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    1. ciao Fulvia, evviva le nonne!!! I rimedi delle mie ave li tengo custoditi in vecchi quaderni e li uso spesso, uso anche io l’arnica da sempre e la trovo eccellente, la malva la bevo ma più frequentemente assumo semi di finocchio in tisana come stamattina ad esempio. 🙂 Grazie del tuo intervento è molto gradito. :):)

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      1. Grazie per queste indicazioni, sono interessanti. Speravo ci fosse un modo per iscriversi al blog e farmi arrivare costantemente gli articoli….a volte non riesco a passare. Mi impegnerò di più visto gli argomenti 😀

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