TOP 10 – LE SPEZIE D’ORO.

SCOPRIAMO BENEFICI DELLE 10 SPEZIE PIU’ COSTOSE AL MONDO

nel 3000 a.C. la cannella era già utilizzata in Cina…

Buongiorno e buon Sabato a tutti! Percorriamo assieme una via attraverso la storia delle spezie, scoprendo quanto possono essere rare alcune di loro!

direi che una bella tisana accompagnerebbe bene la lettura, immaginatevi tra i mercati di spezie più famosi del Mondo, India, Cina, Africa, vedetene i colori, percepitene l’insieme di profumi…partiamo!!

La via delle Spezie

Le rotte delle spezie, conosciuta anche come via delle spezie, vedeva collegati il vecchio continente europeo all’India, e vide la luce grazie ai portoghesi che la aprirono ai commercianti, più precisamente fu il principe Enrico il Navigatore, promotore delle missione portata a termine da Vasco de Gama nel 1498.

Perché vi fu l’esigenza di aprire una rete commerciale, che ricordo era percorsa a cavallo e file di cammelli, attraverso territori poco ospitali?

l’esigenza era quella di escludere tutti gli intermediari turchi, veneziani, arabi e persiani che a causa dei dazi dettati dall’Impero Ottomano aumentavano il prezzo delle spezie.

La rotta delle spezie circumnavigava l’Africa saltando così i Paesi Arabi. Fu così che i principali commercianti di spezie, persero il monopolio di esportazione ed importazione, con conseguente caduta dei costi delle merci che vide un sostanziale incremento di domanda e offerta. In un solo colpo divennero obsoleti e meno importanti anche percorsi antichissimi come la Via della seta, e la Via dell’incenso.

Oggi giorno nonostante, tasse, dazi ecc vi siano ancora, ovviamente ciò che successe all’ora, noi nel XXI secolo la conosciamo come globalizzazione chiaramente su larga scala.

il percorso della via delle spezie

La prima parte che ogni commerciante affrontava, copriva la distanza da Lisbona al Capo di Buona Speranza, risalendo la costa dell’Africa orientale fino alla costa occidentale dell’India, attraverso il Mare Arabo.

La seconda parte circumnavigava India e Ceylon, Golfo di Bengala, attraversando Indonesia, Malesia, Sumatra e Jawa, approdando alle cosiddette Isole delle Spezie o Molucche (Ternate, Ambon e Tidore).

Pensate che, molte di quelle spezie costosissime in quel periodo temporale, sono ancora adesso tra le più costose al Mondo dovuto all’enorme richiesta ed alla difficle coltivazione o particolare raccolta

Prima dell’apertura della rotta delle spezie avevano un valore commerciale di proporzioni inimmaginabili. La loro quotazione non era dovuta al consumo alimentare ma per l’uso nella pharmacologia.

Tra le spezie maggiormente importante vi erano: chiodi di garofano, cannella, noce moscata e pepe.

E fu ad esempio il pepe ad essere utilizzato come moneta nel Medioevo (citiamo anche semi di cumino, cannella), nella nostra Firenze il mercato delle erbe aromatiche era oggetto di vere e proprie quotazioni.

Nel III secolo d.C. Alarico re dei Goti, dopo aver attaccato Roma chiese un tributo in oro, argento e di una tonnellata di pepe.

LA CLASSIFICA – COSTI E BENEFICI

10° POSTO PER: LA CANNELLA – 13$ AL Kg

Originaria dello Sri Lanka, patria nella quale viene prodotta la qualità più pregiata, ma è coltivata anche in IndonesiaCinaVietnam e India. Usata in cucina, come nell’industria cosmetica e medica, in erboristeria e fitoterapia.

BENEFICI: potente antiossidante naturale, stimola la circolazione sanguigna e contribuisce a combattere il colesterolo. Ha proprietà antibatteriche (sfruttate nell’Antico Egitto per l’imbalsamazione dei defunti), antisettiche, stimolanti e digestive.

9° POSTO PER: CHIODI DI GAROFANO – 22$ AL Kg

Venivano commerciati anche nel Medioevo, usati per scopi medici ed in cucina. Originari dell’Indonesia e nell’era moderna anche delle isole Maluku.

Il principale produttore è l’Indonesia, con il 70-80% della produzione mondiale.

BENEFICI: i chiodi di garofano vengono impiegati per lenire qualsiasi infiammazione che interessi la bocca, come gengiviti, afte, herpes simplex, stomatite, mal di denti e il mal di gola. Inoltre un ottimo digestivo, antiossidante, antimicrobico ed afrodisiaco.

8° POSTO PER: CARDAMOMO – 66$ AL Kg

Il cardamomo proviene dal sud-ovest dell’India, ma è il Guatemala il più grande esportatore e produttore del mondo portando l’India al secondo posto.

Il cardamomo chiaro (paglierino) è il più comune, ma il cardamomo verde è il più costoso ed è usato per aromatizzare dolci e caffè, ma anche prodotti da forno.

BENEFICI: tra i suoi benefici ci sono, la capacità di aiutare la digestione, curare il mal di stomaco e lenire i problemi intestinali. Utilizzata anche per trattare problemi alle vie urinarie ed infezioni respiratorie quali tosse, influenza e raffreddore.

7° POSTO PER: AFRAMOMUM MELEGUETA – 68$ al Kg

Conosciute con il nome “Gradi del Paradiso”, questa pianta è originaria del Ghana, della Liberia e del Togo. Prendono anche il nome di pepe della Guinea o semplicemente Melegueta, vedono il loro impiego principalmente nei piatti della trazione culinaria africana.

BENEFICI: hanno proprietà stimolanti e diuretiche, masticati hanno un effetto riscaldante per il corpo pertanto azione brucia grassi. Sono molto utilizzati quale rimedio nella medicina naturale, soprattutto dell‘Africa occidentale.

6° POSTO PER: FOGLIE DEL KAFFIR LIME – 77$ al Kg

Le foglie di Kaffir sono una varietà di lime conosciute anche come lime indonesiano. Impiegate principalmente nella cucina asiatica, ma crescono anche in Australia, negli Stati Uniti, in IndiaThailandiaBangladeshMalesiaIndonesia e Filippine.

BENEFICI: antinfettive e antisettiche, rilassante per stati di ansia, stress, agitazione e insonnia, decongestionante del fegato se assunto come tisana.

5° POSTO PER: CUMINO NERO – 85$ al Kg

Nome officinale Nigella sativa, da non confondere con il Cumino dei Prati, questo tipo di cumino nero, ha grandi proprietà antitumorali, delle quali abbiamo paralto nel video del nostro canale YouTube in modo approfondito (video a fine post). Questa spezia è originaria dell’Egitto, dell’Iran e dell’India del nord, dove è ampiamente utilizzata per cucinare. Il cumino nero è sottile e di colore più scuro del cumino dei campi (più comune) ed ha un caratteristico sapore più accentuato.

BENEFICI: antibatterico, antivirale e antifungino: contrasta le infezioni dovute alla presenza di virus, batteri o funghi, antiossidante, immunostimolante.

4° POSTO PER: PEPE LUNGO – 100$ al Kg

Questa spezia è poco conosciuta e di conseguenza utilizzata in Europa di oggi ma molto presente anticamente, nel popolo greco e romano. IndiaPakistan e Nepal la adoperano spesso ed è chiamata pippali). Ha un sapore simile al pepe nero, ma più piccante.

BENEFICI: impiegato come medicamento per le malattie da raffreddamento e tosse, combinato spesso con zenzero per formare il famoso Trikatu, usato anche come digestivo oltre che per assaporare le pietanze.

3° POSTO PER: MAHLAB – 150$ al Kg

Conosciuto anche come “ciliegio di Santa Lucia oppure mahalabmahlebmahaleb

questa spezia è prodotta dal seme di ciliegie di St. Lucie. Questa varietà di alberi cresce nell’Europa meridionale, nella regione mediterranea e in Medio Oriente.

Era usata inizialmente come ingrediente per i profumi, ma poi è diventata un ingrediente da cucina, con un sapore che è una combinazione tra quello di una ciliegia e di una mandorla.

BENEFICI: molto ricco di vitamine e minerali, il mahaleb è usato per rafforzare il corpo nei momenti di debolezza, stanchezza cronica e stati in cui ci si sente esausti, utile a combattere il diabete, digestivo, espettorante, compie un azione forte contro le emicranie, aumenta la libido e la virilità maschile, ottimo se soffrite la dispnea, epatoprotettore, antidolorifico, antiossidante e ricco di magnesio.

3° POSTO PER: VANIGLIA – 600/700$ al Kg

Una delle spezie più costose al mondo, soprattutto dopo che il suo prezzo ha raggiunto un record assoluto a causa dei danni causati da un ciclone alle piantagioni di vaniglia in Madagascar. La vaniglia cresce anche in Messico e a Tahiti, ma la qualità migliore è in Madagascar, che è anche il più grande produttore del mondo.

BENEFICI: impiegata nella medicina popolare per favorire i processi digestivi e per contrastare i disturbi nervosi. Fin dall’antichità, la pharmacologia associa alla vaniglia potenti proprietà afrodisiache.

ed eccoci giunti al primo posto, magari alcuni già se lo immaginano

3° POSTO PER: LO ZAFFERANO – 1.100/11.000$ al Kg

Ma perché lo zafferano è la spezia più costosa del mondo? La raccolta dello è un processo che richiede molto lavoro. I pistilli di zafferano sono molto delicati, devono essere raccolti manualmente e con cautela. Ogni fiore ha solo tre pistilli. Per ottenere 1 grammo di zafferano sono necessari circa 500 fili, ci vogliono 70.000 fiori per produrre 500 grammi di zafferano.

Originario della Grecia dove fu coltivato per la prima volta, o dell’Asia Minore.

Piccola curiosità: è nella zona del Lago di Garda che si coltiva lo zafferano da più tempo. A Pozzolengo, l’Azienda Agricola Al Muràs, dal 2001 coltiva questa spezia con ottimi risultati. In un anno, la produzione è di 3 kg di zafferano, per un kg di zafferano occorrono circa 150.000 fiori freschi.

BENEFICI: ottimo per il sistema nervoso centrale, secondo recenti studi lo zafferano pare avere diverse proprietà che apportano benefici nei confronti dell’organismo umano, tra cui, combattono i sintomi della sindrome premestruale, fa bene al cervello, occhi, vie respiratorie, alla pelle, all’insonnia ed è antiossidante.

Siamo giunti alla fine di questo articolo, ricordatevi che molte di queste spezie possono essere assunte tramite olio essenziale, tintura madre o tisane.

Come accennato sopra, eccovi il video sul cumino, ottimo brucia grassi ed interessante alleato per la salute

Grazie come sempre! Vi auguro un sereno week-end.

Alessia

2 pensieri riguardo “TOP 10 – LE SPEZIE D’ORO.

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